Crowdsourcing
Fare crowdsourcing consiste nel raccogliere servizi, idee o contenuti tramite il contributo di grossi gruppi di persone. In genere, a contribuire ai crowdsourcing sono soprattutto terze parti non correlate a quella che ha avviato l'iniziativa. Si può usare il crowdsourcing per raccogliere informazioni dai clienti o dalle community online, anziché da dipendenti e azionisti.
Il termine “crowdsourcing” è stato usato per la prima volta in un articolo di Wired di Jeff Howe, nel 2006. Il termine ha evidenziato un nuovo modo di entrare in contatto con persone disposte a lavorare in maniera collaborativa a un progetto.
Tipi di crowdsourcing
Il crowdsourcing è un settore in rapida crescita, con diverse ramificazioni. La tipologia di crowdsourcing scelta dipenderà dal risultato a cui si punta:
- Crowdfunding: il crowdfunding consiste in gruppi di persone che si riuniscono per finanziare un progetto. Kickstarter, per esempio, è una delle piattaforme di crowdfunding più popolari.
- Crowdwisdom: nel crowdwisdom, le aziende cercano i contributi e le opinioni di tante persone. Siti come Yahoo Answers o InnoCentive consentono agli utenti di condividere il proprio pensiero su argomenti complessi.
- Microtasking: il microtasking consiste nel suddividere un grosso progetto in attività più piccole, pronte per essere assegnate a diverse persone. Nel 2014, per esempio, Starbucks ha utilizzato questo metodo per scegliere il nuovo design delle sue tazze, chiedendo ai clienti di creare delle composizioni e di votare quelle che preferivano. Da lì è nato lo Starbucks White Cup Contest.
I vantaggi del crowdsourcing
Il crowdsourcing offre vantaggi significativi alle aziende che sperano di potare a termine compiti complessi con un budget limitato. Inoltre, chiedere consigli e contribuiti al proprio pubblico aumenta le interazioni con i clienti e migliora la reputazione del brand. Il crowdsourcing:
- Aumenta il coinvolgimento della clientela: è un modo per dimostrare ai clienti che tieni alla loro opinione, consentendo di instaurare legami più forti con il brand. Inoltre, è probabile che i clienti si sentano più coinvolti negli argomenti delle campagne o nelle idee per nuovi prodotti o servizi che hanno contribuito a creare.
- Promuove l'innovazione e la diversità: poter attingere al pensiero di un ampio gruppo di persone molto diverse tra loro consente di sviluppare un maggior pensiero laterale. Le idee sviluppate tramite crowdsourcing sfruttano le conoscenze di tutto il gruppo per guidare l'innovazione.
- Aiuta a risparmiare tempo e denaro: in genere, avere a che fare con decine se non centinaia di professionisti è piuttosto costoso. Riunire queste persone in un progetto digitale, tuttavia, riduce i costi e amplia i parametri per lo sviluppo di nuove idee.
- Genera nuovi ambasciatori del marchio: se si riesce a generare abbastanza entusiasmo tra il proprio pubblico, i partecipanti al crowdsourcing possono trasformarsi in accesi sostenitori del brand, che possono far partire un passaparola molto vantaggioso per il marketing.
Consigli per un crowdsourcing migliore
Il crowdsourcing è un ottimo modo per affrontare qualsiasi problematica e far parlare del proprio marchio. Tuttavia, al pari di qualunque altra campagna aziendale, richiede un'attenta strategia e pianificazione. Attenzione a:
- Dare istruzioni specifiche: spiega esattamente cosa vuoi che facciano i partecipanti, con linee guida precise per l'invio dei contribuiti. Ricorda di fare richieste quanto più semplici possibile, per evitare di scoraggiare le partecipazioni.
- Imparare a misurare i risultati ottenuti: trova un modo per tracciare i contributi in entrata. Starbucks, per esempio, aveva chiesto ai clienti di dare un voto alle loro grafiche preferite.
- Offrire valore ai partecipanti: ricorda che non gira tutto intorno a te. Offri ai partecipanti un buon motivo per lasciarsi coinvolgere. La campagna “Do us a Flavor” di Lay's, ad esempio, consente ai clienti di creare i propri gusti di patatine preferiti. Risultato? Tante nuove idee per Lay's e una nuova esperienza sensoriale per i consumatori.
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